Quante volte abbiamo sentito parlare di strategie, di mercato e di competitor? Il marketing è un mondo ampio e a volte complesso, ma grazie agli insegnamenti che ho appreso al corso ho potuto comprenderlo meglio. Ho selezionato le cinque nozioni che hanno reso questo mondo affascinante per me.
Per spiegare i diversi punti parto con una definizione: il marketing è la funzione aziendale che guida l’organizzazione nella gestione di una relazione di valore con il cliente. Questo è ciò che trovi sui libri e riviste del settore. Semplifichiamo questa definizione: l’obiettivo del marketing è attrarre clienti con un’offerta di valore maggiore rispetto ai concorrenti. Quando si parla di marketing occorre ricordare che il cliente è sempre posto al centro.
Hai mai sentito parlare di digital marketing? È la branca che utilizza i canali digitali per costruire la comunicazione di marketing. La differenza tra digital e tradizionale è lo strumento attraverso il quale comunicano il messaggio. Il marketing tradizionale utilizza i mezzi comuni come riviste e giornali; il marketing digitale usa i canali media come social, siti, ecc. È importante distinguere questi due tipi di marketing. Quando creiamo una strategia di marketing partiamo sempre dall’analisi, poi decidiamo come e dove promuoverci. Nel nostro periodo storico è impensabile fare marketing solo offline, ma anche solo online può essere riduttivo. Una buona strategia di marketing è omnichannel, cioè sfrutta tutti i canali. Per questo è fondamentale conoscere non solo il marketing tradizionale, ma anche quello digitale.
Ho selezionato tre temi del marketing puro che sono: l’analisi SWOT, la mucca viola e il neuromarketing. Per il digital parlerò di content marketing e SEO.
L’analisi SWOT è fondamentale nella fase di analisi del marketing. Valuta i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce di un’azienda. I punti di forza e di debolezza sono fattori interni all’azienda, mentre le opportunità e le minacce sono fattori esterni. Le domande che dobbiamo porci per valutare i punti di forza sono: che cosa so fare bene? Qual è il mio punto di differenza? Possiamo individuare le debolezze chiedendoci quali competenze essenziali non ho, o cosa mi rende meno competitivo. Queste sono solo alcuni esempi di domande da farsi per conoscere meglio la propria azienda e i competitor.
La mucca viola è in assoluto il mio argomento preferito. È una strategia di marketing vincente. È utilizzata come metafora da Seth Godin, esperto del settore, per definire un prodotto straordinario. La mucca viola indica quei prodotti che si distinguono dalla massa, che sono unici e straordinari nel loro genere. Prodotti e servizi non convenzionali che producono un passaparola spontaneo tra le persone, che quindi li pubblicizzano. Consiglio di leggere il libro di Seth Godin intitolato La mucca viola per approfondire meglio.
Hai mai fatto caso alle emozioni che provi davanti a un determinato prodotto? Il neuromarketing si occupa proprio questo, cioè studia i meccanismi cerebrali dei consumatori durante l’acquisto. Quando acquistiamo un prodotto ci lasciamo guidare dall’emozione, che determina la nostra decisione. È importante per le aziende studiare questo fattore per attirare verso di sé i clienti. Un esempio è il supermercato: nulla è messo a caso. Hanno rilevanza la musica, gli assaggi, e non solo. Per esempio i latticini, che quasi tutti comprano, sono posti in fondo al locale apposta: così prima di trovarli dobbiamo fare il giro di tutto il supermercato. L’emozione è centrale nella memorizzazione dei messaggi pubblicitari, per questo il neuromarketing si focalizza sulle attività neurali del cervello durante il contatto con il prodotto.
La quarta lezione che ho appreso al corso è l’importanza del content marketing. Esso è l’insieme delle strategie di contenuto che servono a ottenere risultati in una campagna marketing sul web. È una delle strategie più efficaci per il web, e permette di acquisire clienti. Perché sia utile è necessario scegliere i contenuti che soddisfano i bisogni dei propri clienti. Fanno parte della strategia di content marketing la SEO, l’email marketing e il social media marketing. Chi fa content marketing deve studiare il contesto e i bisogni dei clienti e definire una strategia di contenuti. Come ho spiegato nel punto precedente il marketing lavora soprattutto sulla memoria e sulle emozioni, quindi dobbiamo renderci memorabili con contenuti pensati apposta per il nostro pubblico.
La SEO fa parte del content marketing quindi rientra nel ramo del digital. Search Engine Optimization è l’ottimizzazione dei motori di ricerca. Si occupa di migliorare la posizione dei siti web nei risultati organici, quindi non sponsorizzati, dei motori di ricerca. Migliorare la posizione di un sito significa farlo arrivare ai primi posti della pagina dei risultati per le parole chiave inserite. In questo modo il sito acquista più visibilità e quindi più clienti potenziali. L’attività di SEO è ampia e articolata e comprende la conoscenza di Google e dei principali motori di ricerca. È una parte fondamentale per far funzionare la propria strategia di content marketing.
Possiamo concludere dicendo che il marketing è una disciplina articolata e allo stesso tempo potente. Non è fatta solo di marketing tradizionale, ma anche di digital marketing. I cinque punti che ho elencato e spiegato rappresentano le lezioni che mi porterò dietro grazie al corso. Gran parte del marketing oggi viene effettuato online, quindi per lavorare bene dobbiamo integrare le due diverse tipologie e creare una strategia efficace.
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