Era il 20 Febbraio 2020 quando presi un permesso dal lavoro per andare all’open day del McLuhan: ero entusiasta di poter tornare sui banchi di scuola, in mezzo ai miei coetanei. Ricordo che eravamo uno di fianco all’altro, vicini , senza mascherina, senza distanziamento. Finito l’incontro ero sempre più convinta della strada che avevo deciso di intraprendere. C’era una cosa però che non potevo immaginare: dopo circa due settimane l’Italia si sarebbe fermata per due lunghi mesi.
Il presidente della regione Bonaccini, in accordo con il Ministro della Salute Speranza, dispone un’ordinanza che prevede scuole chiuse fino al 1° Marzo ‘20. Gli studenti esultano all’idea di passare una settimana in vacanza, senza sospettare che quello era soltanto l’inizio del cambiamento.
Gli studenti italiani iniziano ad acquisire familiarità con l’acronimo DAD, didattica a distanza, un termine mai sentito prima di allora. Esaltata o disprezzata, la DAD ha portato però tutti nella stessa situazione: ogni studente si è trovato da condividere le ore di scuola con altre 25 persone, i suoi compagni di classe, ad essere solo nella propria stanza.
Cosa è cambiato per me un anno dopo? Innanzitutto il ritorno in classe per concludere il biennio, finalmente in presenza. Una parte di noi non aveva mai vissuto un’esperienza in DAD, e magari sperava di non provare mai questa esperienza. È stato un anno di alti e bassi, a volte abbiamo creduto di vedere la luce in fondo al tunnel, sperando di poterci vedere dal vivo, altre volte siamo sprofondati nel buio, all’ennesimo prolungamento della DAD.
Oggi sembra ci sia uno spiraglio, un accenno di luce. Noi studenti del McLuhan siamo tornati a scuola in presenza, dopo mesi e mesi lontani ci siamo guardati negli occhi e non attraverso uno schermo. Inutile dire che è stata un’occasione bellissima, finalmente abbiamo potuto conoscerci dal vivo, condividere momenti, non importa che siano belli o brutti, quello che importa è farlo insieme.
Questa esperienza mi ha insegnato molto, mi sono resa conto di quanto la scuola vissuta in presenza sia fondamentale nella mia vita per crescere, relazionarmi e condividere, e di come per noi studenti non ci sia cosa migliore di fare tutto ciò insieme.
Se sei curioso di leggere altre nostre riflessioni, ti suggeriamo di leggere l’articolo di Victoria, una collega del McLuhan9.
Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Serena D’Addato ci racconta alcune sue riflessioni sulla didattica a distanza.