Durante il mio percorso formativo ho avuto l’opportunità di partecipare a due esperienze erasmus di stage all’estero, esperienze che, per quanto simili, si sono rivelate l’una l’opposto dell’altra.
Il primo anno la meta del viaggio è stata la città di Paphos, Cipro. Eravamo una ventina di ragazzi della stessa età ma provenienti da regioni diverse.
La partenza è stata emozionante, ci siamo ritrovati tutti in aeroporto a Bologna, dove abbiamo iniziato a conoscerci. Si stava già formando un bel gruppo e non vedevamo l’ora di partire.
Una volta arrivati a destinazione, prima ci hanno portato negli appartamenti, dove siamo stati divisi in gruppi da 4, e il giorno successivo abbiamo visitato i nostri posti di lavoro; io e la mia compagna di classe eravamo molto contente dello studio grafico dove eravamo state collocate.
Purtroppo le coinquiline dell’appartamento avevano stili di vita molto diversi dai nostri e sono state anche poco rispettose: la convivenza è stata difficile e questo è stato il principale malessere dell’esperienza; molti colleghi poi parlavano principalmente il greco quindi interagire e integrarsi all’interno dell’ufficio non è stato facile (grazie infinite al fantastico Google Translate!).
Un altro problema fondamentale è stato il cibo. Parliamoci chiaro, non sono una persona schizzinosa, ma sono abituata a mangiare bene e a prodotti di qualità, cose che purtroppo non ho trovato a Cipro: la spesa non potevamo farla noi, ma veniva fatta dai collaboratori del posto che purtroppo ci compravano prodotti scadenti e spesso da buttare pochi giorni dopo (uno spreco che mi ha turbata parecchio durante l’esperienza). Fortunatamente un ragazzo del nostro gruppo era cuoco e ci ha salvati dalla fame!
L’esperienza lavorativa da Opsis Group invece è andata molto meglio. L’ufficio era molto bello e l’ambiente stimolante: il titolare era disponibile e pronto ad aiutarci e abbiamo anche sviluppato nuove competenze.
Nonostante tutto bisogna sempre trovare dei lati positivi e questa esperienza mi ha aiutata molto a crescere dal punto di vista dell’adattamento sia per quanto riguarda la risoluzione dei problemi che si incontrano in un nuovo paese sia nella gestione dei rapporti e della vita quotidiana con persone che non si conoscono.
Il secondo anno invece è stato l’esatto opposto: la meta del viaggio è stata Zaragoza, Spagna e questa volta eravamo un gruppo più piccolo composto da me, altri tre miei compagni e un’altra ragazza della stessa scuola.
Siamo partiti insieme con il tutor e una volta arrivati ci hanno accompagnati in un dormitorio dove ognuno aveva la propria stanza: molta più privacy quindi rispetto alla precedente esperienza.
Io e un mio compagno siamo stati mandati presso El Patio De Recreo, uno spazio di Coworking situato nel centro di Zaragoza.
Noi abbiamo lavorato però per Nomad Skateboards, un brand che si occupa di vendita di skate e relativi articoli online. Principalmente ci siamo occupati di fare grafiche per skateboard, abbigliamento e, ogni tanto, anche di sistemare il magazzino delle tavole che rivendevano.
Questo Erasmus ha avuto molti pro e pochi contro; ci siamo trovati benissimo con i colleghi che erano molto disponibili e ci hanno coinvolto anche al di fuori del lavoro invitandoci ad uscire con loro e facendoci fare delle bellissime esperienze.
Inoltre conoscendo già gli altri componenti del gruppo non ci sono stati molti problemi relazionali.
Siamo anche riusciti a vivere la città di Zaragoza, una città molto bella, nonostante sia poco turistica e alla fine del percorso ci sentivamo anche noi un po’ del posto!
Questi due Erasmus, per quanto siano basati e costruiti allo stesso modo, si sono rivelati totalmente diversi.
Questo mi ha fatto capire quanto siano fondamentali i dettagli e le piccole cose, quanto possa cambiare vivere in un paese rispetto ad un altro e soprattutto quanto in certe situazioni sia importante e quanto possa cambiare tutto con chi condividi le tue esperienze.
Per altre storie di viaggio, ti suggeriamo di leggere l’articolo di Manuela, una collega del McLuhan9.
Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Elisabetta Bolognesi ci presenta alcune delle tipologie stilistiche del Graphic Design.