Un punto di vista personale su esperienze di stage singolo vs di gruppo.
Da qualche anno a questa parte, la realtà dello stage è sempre più presente nei percorsi degli studenti appunto per dare un’idea più concreta del mondo del lavoro.
Questa esperienza si basa principalmente sul settore e il ruolo che si vorrà ricoprire in un prossimo futuro, ma è anche un’ottima occasione per scoprire quale figura possa far sorgere al meglio le attitudini che caratterizzano ognuno di noi.
Può capitare, a volte, che la timidezza possa influire più di quanto si voglia ammettere e affrontare un percorso nuovo può sembrare “spaventoso”.
È proprio qui che si presentano due sotto-realtà: stage singolo e stage in team.
Lo stage singolo mostra principalmente una visione più diretta di quello che è il lavoro in sé e per sé, perché mette alla prova le competenze del singolo durante lo svolgimento di un incarico.
Lo stage in team, a differenza del primo, vede un gruppo ben strutturato di persone, dove ogni competenza è indispensabile con una suddivisione di ruoli ben precisi. Più persone che svolgono incarichi diversi contemporaneamente, più rapidamente il progetto verrà concluso.
In entrambi i casi è sempre presente l’affiancamento da parte di una figura professionale, definita tutor di tirocinio, che coordini il lavoro e che possa aiutare in caso di difficoltà, che è designata per svolgere la figura di insegnante e responsabile, per trasmettere e consolidare le conoscenze previste in quell’ambito lavorativo.
Io ho avuto la possibilità di vivere entrambe le esperienze:
lo stage che ho svolto da sola è stato il primo, con una scrivania tutta per me e un computer per poter lavorare con tutti i programmi aziendali. Quando avevo bisogno di aiuto non esitavo a chiedere, prendevo appunti per poter ricordare e replicare in modo preciso il lavoro, è stato abbastanza facile e l’ambiente era sereno.
Non posso negare di essere stata timida all’inizio, la situazione totalmente nuova e sconosciuta mi rendeva più schiva del solito, però i colleghi sono riusciti a mettermi a mio agio in pochissimo tempo e gli sono grata per questo!
Il secondo stage, di gruppo, mi ha visto molto diversa dal primo, più sicura di me e più “spavalda”. Questa sicurezza è dovuta sicuramente alla partecipazione in team, ma anche alla precedente esperienza, che mi ha aiutato a sviluppare più risolutezza.
Il lavoro è più semplice quando ci sono più persone, ci si aiuta a vicenda e ci si divide le mansioni da svolgere.
La scelta quindi si basa su una decisione puramente personale, che dipende solo da te: preferisci metterti alla prova osservando l’andamento del tuo lavoro da solo o vuoi testare le tue abilità unite alla comunicazione operando in gruppo?
Se vuoi approfondire l’esperienza dello stage, ti consigliamo l’articolo di Alessia , una collega del McLuhan10.
Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Elisa Buoli ci parla della sua esperienza di stage.
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