In linea generale, non è detto che il primo ruolo sia migliore del secondo (o viceversa): proprio per questo è utile capire le differenze tra di freelance e dipendente.
Quando ho preso il diploma in grafica una delle domande che mi sono fatta è stata: meglio essere un grafico freelance o un grafico dipendente?
Come spesso accade la risposta è: dipende!!
La mia scelta momentaneamente è stata quella del dipendente in azienda, ma è stata complicata ed è ancora in dubbio.
Con una semplice domanda: Preferisci la sicurezza o la libertà?
La domanda può sembrare banale, ma lavorare con o senza un capo è una differenza notevole.
Da un lato lavorare come dipendente in un’azienda comporta uno stipendio certo a fine a mese, in più i rapporti sono regolati da un contratto a tempo che impone a entrambe le parti una serie di diritti e doveri.
Dall’altro lato non puoi scegliere quando e come lavorare ma sei obbligato a seguire gli orari fissati dal capo.
Si potrebbe quindi dire meno libertà e più sicurezza di “arrivare a fine mese”.
Ma se dobbiamo analizzare meglio il ruolo di un grafico dipendente, dobbiamo fare un’importante differenza in base all‘azienda per cui si lavora, se per una piccola agenzia dove tu sei l’unico grafico o per un azienda in team con altri graphic designer, con un art director e altri professionisti della comunicazione. Quando lavori in team, a prescindere dal piacere di interfacciarsi con altre figure simili o complementari alla tua hai la possibilità, proprio grazie a tale scambio, di crescere a livello professionale.
Chi lavora come freelance, invece, non ha un solo datore di lavoro a cui rispondere. Ne ha invece più di uno, cioè i clienti, con cui instaura diversi rapporti di collaborazione.
La collaborazione può essere continuativa o occasionale e i suoi termini vengono stabiliti a volte da un contratto di collaborazione, una lettera d’incarico o addirittura da una telefonata o email.
In breve, se farai parte di un’azienda avrai:
Invece chi lavora da freelance è tecnicamente un fornitore dell’azienda. L’accordo si baserà perciò su presupposti diversi:
Nella mia vita ho avuto l’opportunità di provare sia il lavoro da freelance che quello da dipendente grazie a diversi stage scolastici.
Come freelance a lavorare senza orari definiti e certezze, anche se più libera di fare scelte sui progetti, mi ha fatto sentire un po’ persa .
In azienda invece, grazie a orari e brief ben definiti, mi sono sentita più serena e meno stressata e di conseguenza ho lavorato meglio.
Non so cosa mi riserverà il futuro, forse grazie a future esperienze la mia idea non rimarrà la stessa.
In conclusione penso ci sia una scelta migliore semplicemente in base alle esigenze personali.
Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere “Imparare sperimentando” della collega Camelia del Mcluhan 10 e l’articolo “Cosa farò da grande?” di Victoria, una collega del McLuhan 9.
Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Camilla Catalano ci parla della differenza tra freelance e dipendente.
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