Il desiderio: la forza che genera i mercati
Dall’etimologia al marketing
Caro/a futuro/a studente/studentessa del McLuhan, ti do il mio benvenuto sul campo di battaglia.
Oggi parleremo di un dibattito che ho avuto qualche settimana fa con un mio compagno di corso, con il quale ho scritto a quattro mani questo articolo, durante una pausa dalla nostra lezione, per fortuna terminato con un “tenero abbraccio” tra amici.
Il tema della discussione era quello del “desiderio” nel marketing, ovvero la forza imponente che da vita a quelli che nel linguaggio comune definiamo mercati.
Lui – fanatico del marketing – era interessato alle mie conoscenze classiche (etimologia della parola, riflessioni di filosofi/psicoanalisti…).
Però non riteneva la mia spiegazione esaustiva.
“Come puoi spiegare un argomento così intricato focalizzandoti solo sulla radice latina della parola? È solo la base di partenza.” – diceva.
Da bravi comunicatori siamo arrivati a una soluzione
visto che entrambe le nostre tesi erano corrette e necessarie per avere una visione completa dell’argomento, abbiamo deciso di unire i nostri punti di vista in questo articolo.
Buona lettura!
Il desiderio nasce in guerra
Erano notti piene di stelle brillanti, che con la loro luce facevano riflettere il colore rosso sangue del campo di battaglia.
I soldati sopravvissuti volevano riabbracciare i loro compagni ancora in guerra.
Mentre contemplavano le stelle in cielo, sperando che il desiderio di rivedere i loro amici si avverasse, una sensazione d’ansia stava logorando i loro animi, già frantumati come il vetro dagli scontri.
Una domanda tormentava il loro cuore:
“I nostri compagni si sono già spenti sul campo di battaglia? Oppure presto li rivedremo?” – pensavano in silenzio.
Questi superstiti erano i “Desiderantes”, soprannominati così da Giulio Cesare nel De Bello Gallico.
Infatti “Desiderare” nel suo significato letterale vuol dire “mancanza di stelle”, inteso come avvertire la mancanza di qualcosa. (Il termine deriva quindi dal latino ed è composto dalla preposizione de – che ha accezione negativa – e da sidera, che vuol dire stella.)
Questi erano l ’etimologia della parola “desiderio” (ovvero come è nata), e il suo significato letterale.
È assurdo come si possa raccontare una storia partendo da una singola parola, vero?
Adesso ci collegheremo al tema dei mercati nel marketing che – proprio come nel caso dei soldati che speravano di rivedere i sorrisi dei loro compagni – partono tutti dall’esigenza di colmare un vuoto.
Il desiderio nel marketing
Il desiderio è uno dei fattori fondamentali del marketing. Senza di esso, non ci sarebbero mercati, non ci sarebbero prodotti e servizi da vendere, e di conseguenza non ci sarebbero aziende che li producono.
In sostanza, si tratta di ciò che spinge le persone a cercare un prodotto o un servizio. È la forza magnetica che li muove, che li fa agire, che li porta ad acquistare.
Possiamo individuare diverse tipologie di desiderio: può essere di status ,di appartenenza, di soddisfazione personale, di comodità, di sicurezza, di divertimento e così via.
Il compito del marketing è quindi quello di individuare quali sono i desideri delle persone e di creare prodotti e servizi che li soddisfino al meglio.
Per fare questo, le aziende utilizzano diverse strategie, come la segmentazione del mercato, l’analisi dei comportamenti d’acquisto dei consumatori, e la creazione di messaggi pubblicitari che sappiano parlare al cuore dei propri clienti.
Perché il desiderio non è sotto il controllo delle aziende
Il desiderio è una forza molto più grande di qualsiasi azienda o pubblicità. Non è possibile creare un desiderio dove non esiste, né è possibile controllare completamente il modo in cui le persone lo vivono.
Il desiderio è una forza individuale, che varia da persona a persona e che può essere influenzata ma non completamente controllata. Ciò significa che, sebbene il marketing possa creare e modellare i mercati in base ai desideri delle persone, esso non può controllare completamente la direzione che questi mercati prendono.
Ci saranno sempre delle forze esterne, come il cambiamento sociale e l’innovazione tecnologica, che agiscono al di là del controllo delle aziende e dei marketer.
Suggerimento di lettura
Per altri consigli professionali ti suggeriamo di leggere l’articolo di Simone, collega del McLuhan 9, sull’intervista ad un freelance del Digital Marketing.
Io Lavoro In Corso: ci presentiamo
Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Marcello Fincato ci racconta i significati del desiderio legati al marketing.