L’evoluzione della grafica pubblicitaria
Come è nata la stilizzazione nel mondo della grafica?
Come il design viene influenzato dalla contemporaneità.
Nel mondo della grafica, il passaggio dall’idea di aggiungere quanti più dettagli possibili alla stilizzazione delle forme rappresenta un’evoluzione affascinante, un viaggio attraverso le epoche in cui l’estetica si trasforma per rispondere alle esigenze di un pubblico in continuo cambiamento. L’arte e la fotografia, con la loro capacità di catturare e reinterpretare la realtà, hanno avuto un’influenza determinante sulla grafica, offrendo nuovi strumenti espressivi e stimolando la ricerca di linguaggi visivi innovativi. Se il realismo, con la sua attenzione al dettaglio e alla rappresentazione fedele della realtà, ha dominato la scena per secoli, il desiderio di sintesi e di una comunicazione più immediata ha spinto gli artisti a esplorare nuove strade, dando vita a un linguaggio visivo più essenziale e suggestivo.
Lo stile decorativo dell’Art and Craft.
La grafica tra l’Ottocento e il Novecento era caratterizzata da una forte influenza dell’arte contemporanea. Nel 1860 nacque il movimento Arts and Crafts, sviluppatosi nell’Inghilterra vittoriana come reazione all’industrializzazione crescente e in critica all’incessante meccanizzazione. Artisti e designer come William Morris promossero uno stile decorativo accurato, in cui la natura era l’elemento principale dei prodotti. Non era raro all’inizio del Novecento trovare stampe, in particolar modo manifesti, che presentavano illustrazioni ricche di dettagli raffiguranti soggetti sinuosi e, talvolta, sensuali (come nei manifesti del cancan) in cui il contrasto cromatico veniva sfruttato per attirare l’attenzione dei passanti e rendere il messaggio immediatamente riconoscibile anche da lontano.

”A SUMMARY OF THE PRINCIPLES of SOCIALISM” designed by William Morris & H.M. Hyndman
Come Depero ha rivoluzionato il mondo della grafica.
Il concetto di sintesi trovò una nuova dimensione con l’avvento delle avanguardie del Novecento. Tra i protagonisti di questo cambiamento, Fortunato Depero spicca come un pioniere della grafica moderna. Attraverso le sue opere futuriste, egli rivoluzionò la comunicazione visiva, trasformando il messaggio pubblicitario in un’esplosione di colori vibranti, forme geometriche e dinamismo. Grazie al Manifesto Futurista e al movimento futurista in generale, venne promossa l’idea di infrangere le regole tradizionali per liberare le parole da gerarchie e gabbie, rendendo la comunicazione più diretta e coinvolgente. Con le sue creazioni per la Campari, ad esempio, Depero abbandonò il rigore del realismo per abbracciare una stilizzazione audace e giocosa, capace di trasmettere un’energia vitale e un senso di movimento unico nel suo genere.

Fortunato Depero – Manifesto “Campari Viola” 1928”
Il passaggio dal realismo alla stilizzazione, dunque, non è solo un’evoluzione formale, ma una necessità dettata dalla velocità dei tempi moderni. Le immagini diventano simboli densi di significato che catturano l’attenzione in pochi istanti, parlando un linguaggio universale e infrangendo le barriere culturali. La stilizzazione, con la sua essenzialità e il suo potere evocativo, diventa così il mezzo perfetto per raccontare storie, evocare emozioni e creare un’identità visiva immediatamente riconoscibile.
Oggi, la lezione di Depero e degli esponenti dell’Arts and Crafts continua a vivere nel design contemporaneo, dove il minimalismo e la ricerca di una comunicazione efficace sono diventati i pilastri della grafica pubblicitaria. Le forme stilizzate, nate da un bisogno di sintesi, si rivelano ancora una volta capaci di parlare al cuore e alla mente dello spettatore, mantenendo intatta la loro forza espressiva nel tempo. La contemporaneità si riflette nella grafica attraverso l’uso di tecnologie digitali avanzate, l’integrazione di elementi interattivi e l’adattamento a nuovi canali di comunicazione come i social media. La grafica odierna deve rispondere a esigenze sempre più complesse, combinando estetica e funzionalità in un equilibrio in continua evoluzione per catturare l’attenzione di un mondo saturo di immagini e stimoli visivi.