Il marketing, al giorno d’oggi, è uno degli strumenti più potenti per la promozione di artisti e album, specialmente nei generi pop, hip-hop e rap. Questi generi, grazie alla loro natura fortemente legata alla cultura giovanile e alle tendenze attuali, offrono terreno fertile per strategie e campagne promozionali agli artisti e ai team dietro di essi. E’ innegabile che nel panorama musicale odierno, gli artisti non risultano più essere solo musicisti, ma veri e propri brand, la cui costruzione di un’immagine forte e distintiva è essenziale per creare una connessione con community e fanbase.
Tra i tanti modi di fare marketing, negli ultimi anni spiccano i social (in particolare tik tok e Instagram), collaborazioni coi brand (Travis Scott e Fortnite, Tyler the creator e Converse, Bad Bunny e Adidas, Rosalìa e Pull and Bear, i Green Day e Dickies etc), le interviste ai magazine (GQ, Rolling Stones, Sound On Sound Magazine, Outpump, XXL, BBC Music Magazine…) e la non pubblicità.
Ma in che senso la non pubblicità?
È successo raramente ma ogni volta ha avuto un grande impatto mediatico; gli artisti, di un certo calibro, che rilasciano progetti dal nulla senza alcuna campagna o mossa di marketing, riescono a catturare maggiormente l’attenzione.
Questi progetti risultano spesso molto più rilevanti rispetto a quelli di artisti che hanno alle spalle mesi di campagne promozionali.
Un esempio a livello globale è stato l’album “GNX” di Kendrick Lamar, rilasciato il 22 novembre 2024 senza nessun tipo di pubblicità che lo precedesse; o per restare più vicini a noi, Marracash, che con la pubblicazione del 13 dicembre del suo album “E’ finita la pace” ha letteralmente lasciato i propri fan sbalorditi, riscuotendo un grandissimo successo.
Il caso Kanye West
Un altro eclatante caso di marketing legato alla musica è “il caso Kanye West”.
Kanye West, artista molto controverso ma dall indiscutibile talento musicale, ha inventato con un modo tanto creativo quanto coinvolgente, per promuovere e pubblicizzare l’uscita dei propri album, affittando degli stadi (o dei palazzetti) in giro per il mondo per farci dei concerti dentro, in cui fa ascoltare ai fan alcuni brani presenti nell’album prossimo all’uscita (eventi chiamati “listening parties”).
Iniziato nel 2016, è un modo di pubblicizzare i propri progetti che Kanye continua a portare avanti tutt’oggi, lo si può vedere con Donda (2021)in cui ha affittato il Mercedes-Benz Stadium ad Atlanta, e con Vultures 1 e Vultures 2 (2024), dove ha girato per America, Asia e Europaaffittando stadie palazzetti per la promozione di questi due album (Forum d’Assago a Milano, Unipol Arena a Bologna, United Centre a Chicago, Hainan in Cina, e tanti altri…)
E’ evidente che il marketing e la musica, sono al giorno d’oggi, due cose che vanno a braccetto, l’una non può quasi fare a meno dell’altra, creando un settore dinamico e in continua evoluzione, in cui la creatività e l’innovazione la giocano da padrona.
Dagli album concepiti come eventi multimediali, agli stadi in affitto, alle collaborazioni con marchi globali, il successo non dipende più solo dalla qualità della musica, ma anche dalla capacità di raccontare una storia e creare una connessione autentica con il pubblico che vi è dietro al progetto.