Il personal branding è una tecnica di marketing alla portata di tutti e con una grande efficacia.
Vediamo insieme quando e come iniziare ed i vantaggi che porta.
Il personal branding racchiude tutte le tecniche di promozione di se stessi come se si fosse un brand e, se gestite bene, porta ad innumerevoli vantaggi come l’aumento della conoscenza, dei possibili clienti o il miglioramento della credibilità e della stima.
Nonostante sia sfruttabile in qualsiasi settore e porti grandi vantaggi non è facile e non tutti riescono a farlo. Questo perché serve credere in se stessi e uscire dalla comfort-zone.
Si, per iniziare a fare personal branding serve molto coraggio; mettersi in gioco, raccontarsi e mostrarsi a tutti non è semplice.
Durante i primi tentativi sarai a disagio e avrai paura di essere giudicato da chi non capisce l’impegno che stai mettendo nel tuo progetto o da chi è già più esperto e potrebbe ritenerti poco preparato.
Non darci peso, anche se sei all’inizio degli studi o della carriera non c’è giorno migliore che oggi per iniziare a curare il tuo personal branding. Le persone noteranno ogni miglioramento e capiranno il tuo impegno, rinforzando così la sintonia e la stima nei tuoi confronti.
Lasciami fare un esempio pratico, ho un’amico che studia per diventare personal trainer e vorrebbe lanciarsi sui social per raccontare il suo percorso. Gli piacerebbe trovare clienti online e costruire un curriculum interessante per il futuro.
Ha deciso di realizzare dei video per mostrare il suo impegno e la dedizione alla palestra ma era insoddisfatto del risultato e non voleva mostrarlo. Pensava di non essere ancora all’altezza, aspettando sarebbe migliorato e in futuro sarebbe stato pronto a raccontare i suoi sogni a tutti.
Alla fine si è fatto coraggio e si è buttato comunque!
Nonostante i dubbi ha deciso di postare ed uscire allo scoperto. Avendo rotto il ghiaccio, le prossime volte, avrà meno dubbi e potrà sentirsi soddisfatto a mostrare i miglioramenti fatti.
Non è mai troppo presto per raccontare quello in cui credi, deve esserci un punto di partenza dal quale partire per poter migliorare costantemente e curare il tuo personal branding.
Ora che abbiamo compreso l’importanza del personal branding, vediamo assieme in tre passaggi come creare una buona strategia:
Il primo punto di una buona strategia di personal branding parte da una domanda specifica:
Perchè gli altri dovrebbero essere interessati a quello che faccio?
Per rispondere a questa domanda occorre ragionare su se stessi, capire in cosa si è competenti e cosa può coinvolgere il pubblico.
Esercizio pratico:
Un buon esercizio per iniziare è quello di rispondere alle seguenti domande:
Chi sei?
In cosa ti senti bravo?
Cosa ti appassiona davvero?
Cosa di quello che sai/fai può interessare agli altri?
Chi può essere interessato a ciò che dici?
Cosa farai di diverso dai tuoi competitors?
Pensando al personal branding online è inevitabile parlare di contenuti (e quindi di content marketing), è proprio da questi che si deve partire per iniziare a comunicare bene se stessi.
È necessario fin da subito valutare con attenzione cos’è di valore per il nostro pubblico e su quale canale concentrarsi. Un blog, un podcast, le mail, un profilo social o un canale YouTube sono solo alcuni esempi.
Per comprendere in che modo si crea la relazione tra il tuo brand e il pubblico voglio sfruttare il Personal Branding Funnel di Dario Vignali, un marketer che dal personal branding ha creato un’azienda.
– Nella parte alta del funnel c’è un pubblico ampio, che va diminuendo man mano che si procede con la strategia. Questo pubblico è chiamato pubblico freddo e sono le persone che conoscono il tuo brand o che lo hanno incontrato una volta soltanto. Per agganciarli devi utilizzare contenuti semplici, veloci e d’impatto, perché la loro attenzione verso di te è bassa. Per farlo puoi sfruttare social come instagram, facebook e tiktok.
– Al secondo cerchio del funnel devi di guadagnare rilevanza e creare un rapporto saldo, offrendo valore con contenuti informativi. In questa fase puoi creare contenuti più lunghi poiché l’attenzione di questa parte di pubblico verso il brand è maggiore.
– Le persone che si trovano all’ultimo cerchio del funnel hanno fiducia in te e possono essere considerati a tutti gli effetti tuoi fans. Proprio in questa fase potrai sfruttare canali di permission marketing, come le mail, per promuovere i tuoi prodotti o servizi a pagamento senza nessuna fatica.
Non male il personal branding vero? Personalmente penso abbia un potenziale incredibile, perciò, ora che sai quant’è efficace e quanto è importante iniziare sin da subito, cosa stai aspettando?
Per approfondire il tema ti lascio alcuni articoli interessanti:
Perché il marchio personale oggi batte il marchio aziendale
Strategie di personal branding di Dario Vignali
Ti suggeriamo di leggere anche l’articolo di Nicola Malenotti, un collega del McLuhan10, che parla di un altro strumento di marketing importantissimo, Il benchmarking, utile per tenere sott’occhio cosa fanno i tuoi concorrenti.
Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Alice Rosellino ci parla del progetto sulla comunicazione inclusiva svolto con la docente Francesca Sanzo.
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